E’ partito il progetto AgrImOnIA!

E’ partito il progetto AgrImOnIA!

Venerdì 3 Dicembre 2021 si è tenuto l’incontro d’avvio del progetto AgrImOnIA all’Università degli Studi “Bicocca” di Milano. Una tavola rotonda con esperti nel campo dell’inquinamento dell’aria, con focus sulla relazione tra particolato e agricoltura.

E’ partito il progetto AgrImOnIA!

Nella giornata di venerdì 3 dicembre si è tenuta la riunione di avvio del progetto AgrImOnIA presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca.

Durante la mattina ha avuto luogo una riunione tecnica a porte chiuse che ha coinvolto tutte le unità locali del progetto (vedi qui).

Nel pomeriggio si è tenuta una tavola rotonda dal titolo “Agricoltura e qualità dell’aria: il ruolo del data science” moderata da Alessandro Fassò Professore di statistica dell’Università degli Studi di Bergamo.

La tavola rotonda è iniziata con l’intervento della Prof.ssa Michela Cameletti appartenente all’unità locale di Bergamo e responsabile della comunicazione del progetto AgrImOnIA, che ha illustrato le caratteristiche e gli obiettivi del progetto (si veda qui per una descrizione completa).

E’ seguito l’intervento del Dott. Luca D’Angelo membro dell’Unità Operativa Qualità dell’Aria di ARPA Lombardia, che ha evidenziato come le emissioni di ammoniaca nella regione Lombardia provengono quasi esclusivamente dal settore agricolo, e sono maggiori nelle province di Brescia, Mantova e Cremona. Il relatore ha illustrato dove sono collocati in Lombardia i siti in cui vengono misurate le concentrazioni di ammoniaca allo stato gassoso e quali sono i trend annuali di tali concentrazioni.

Infine, il Dott. D’Angelo ha quindi posto sul tavolo un interessante quesito: “qual è la miglior tecnica di fertilizzazione dei terreni agricoli che deve essere adottata tale da non provocare picchi di concentrazione di ammoniaca?”. Ha inoltre messo a conoscenza gli uditori dei risultati del lavoro di Thunis et al. (2021) in cui si evidenzia come le riduzioni delle emissioni di ammoniaca o di ossidi di azoto non hanno lo stesso effetto in tutto il bacino del Po e che in alcune aree la riduzione degli ossidi di azoto possono portare ad un aumento di PM2.5 in atmosfera.

A confermare l’importanza delle politiche rivolte alla riduzione delle emissioni di ammoniaca nell’aria è intervenuto il Dott. Vanes Poluzzi professore a contratto di chimica ambientale all’Università degli Studi di Bologna e Dirigente Chimico con la qualifica di Responsabile del Centro Tematico Regionale Qualità dell’Aria e Responsabile ad interim del Centro Tematico regionale Aree Urbane. Il Dott. Poluzzi ha spiegato come si attivano alcuni processi chimici che combinano l’ammoniaca gassosa con altre particelle libere in atmosfera per trasformarla in Nitrato d’Ammonio o Solfato d’Ammonio, quest’ultime dannose per la salute umana e risultano essere poi componenti del particolato atmosferico.

Per un maggior dettaglio rispetto al comportamento del PM negli spazi chiusi è intervenuto nel dibattito il Dott. Luca Ferrero, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze dell’Ambiente della Terra all’Università degli Studi di Milano-Bicocca. In particolare, il Dott. Ferrero ha messo in evidenza il deterioramento a cui vanno incontro i beni culturali conservati in ambienti chiusi in cui è presente il PM illustrando un progetto in cui l’opera in esame è il dipinto parietale l’Ultima Cena realizzato da Leonardo da Vinci nel refettorio del convento adiacente al santuario di Santa Maria delle Grazie a Milano. Per migliorare la conservazione del dipinto, e aumentare al tempo stesso il numero di visitatori del museo (responsabili della formazione secondaria locale di PM), sono state monitorate le concentrazioni di polveri sottili nelle stanze del refettorio ed è stato installando un sistema di ventilazione e di purificazione dell’aria.

Sono seguiti due interventi in cui sono stati descritti altri due progetti (AgriAir e INHALE) che hanno risposto alla call “Data Science for Science and Society” e sono stati finanziati dalla Fondazione Cariplo.

Ha preso quindi per prima la parola la responsabile scientifica di AgriAir (Agri-food impact on Air quality in the Po Valley) la Prof.ssa Marialuisa Volta professoressa di Automatica presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale dell’Università degli Studi di Brescia. La Prof.ssa Volta ha spiegato in videocollegamento come, tramite l’utilizzo di sistemi di modellistica integrata, si intenda supportare i decisori nella scelta delle misure efficienti di riduzione delle emissioni da agricoltura e zootecnia.

Ha chiuso il dibattito la Dott.ssa Lara Aleluia Reis ricercatrice presso il Centro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, e responsabile scientifica del progetto INHALE (Impact on humaN Health of Agriculture and Livestock Emissions) che si pone l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria suggerendo ai coltivatori il momento più adatto per lo spandimento del letame attraverso l’ausilio di modelli predittivi delle concentrazioni di ammoniaca/particolato atmosferico nell’aria.

Summary of the kick-off event

Created by – Qendrim Shaboviq (young researcher of Leibniz Hannover University)